Per fare una fotografia ci serve luce e per scattarla in modo corretto dobbiamo farci tre domande di vitale importnza:
CHE TIPO DI LUCE ILLUMINA IL SOGGETTO?
A questa domanda possiamo rispondere bilanciando il bianco sulla nostra macchina fotografica (stiamo utilizzando una luce fluorescente o incandescente?).
QUANTA LUCE ILLUMINA IL SOGGETTO?
A questa domanda invece rispondiamo valutando i valori di tempo, ISO e diaframma.
COME IL SOGGETTO VIENE ILLUMINATO?
Riusciamo a rispondere cambiando le modalità di misurazione della luce (matrix, spot o pesata al centro).Queste domande ce le siamo poste mentre eravamo in sala di posa con il prof. Manfredini, che faceva da modello per le nostre foto. In base alle risposte che i siamo dati alle 3 domande precedenti dovevamo scegliere in che modalità scattare, quindi o spot o matrix(valutativa); ovviamente vi chiederete cosa cambia da spot a matrix (valutativa)? Senza giri di parole vi dico che si lavora in matrix quando non c'è un forte contrasto tra il primo piano e lo sfondo, invece la modalità spot si usa quando c'è molto contrasto tra il primo piano e lo sfondo. Succesivamente dovevamo il bilanciamento del bianco, decidere a che tempi lavorare (il minimo è un 1/30) e scegliere quanto tempo tenere aperto il diaframma.
In questo caso il prof è illuminato da due lampade fluorescenti in modo omogeneo quindi la modalità da utilizzare è quella matrix.
"f 5,0 - t 1/30 - ISO 800" |
In questa foto il prof è illuminato da una sola lampada fluorescente, quindi ho utilizzato la modalità spot.
"f 5,0 - t 1/30 - ISO 800" |
La foto è stata scattata con una lampada tungsteno, accesa sulla nostra destra, e ho utilizzato la modalità spot.
"f 5,0 - t 1/30 - ISO 800" |
L'effetto che ora vedrete si chiama effetto silhouette, e si forma misurando la luce esterna (nel nostro caso la luce naturale dalla finestra) e utilizzando la luce diurna in modalità matrix. Ottenendo una foto in controluce. Bello no?!
"f 9,0 - t 1/50 - ISO 100" |